Protesi oculari: l’importanza di ritrovare il proprio sguardo

protesi oculari palermo e catania

Protesi oculari e qualità di vita: l’importanza di ritrovare il proprio sguardo

L’occhio, oltre ad essere il principale strumento di conoscenza del mondo circostante è parte integrante della nostra identità: attraverso gli occhi esprimiamo emozioni, sentimenti, interessi, raccontiamo chi siamo e quali sono i nostri desideri.

Tuttavia, a causa di specifiche condizioni avverse, a volte è necessario rimuoverlo: tumori oculari, bulbi irrimediabilmente danneggiati e dolorosi, gravi infezioni, etc.

Cenni sull’eziologia* dei difetti oculari

L’eziologia dei difetti oculari congeniti è ancora sconosciuta, ma ci sono studi che suggeriscono cause ereditarie e ambientali come mutazioni genetiche, deficit nutrizionale materno, principalmente vitamina A e infezioni materne durante la gravidanza.

Tra i difetti oculari più invalidanti che portano ad una perdita dell’organo di senso più prezioso che abbiamo ricordiamo: L’ANOFTALMIA e la MICROFTALMIA. Con la prima ci si riferisce all’assenza di tessuto oculare all’interno dell’orbita; con la seconda siamo in presenza di un occhio più piccolo del normale. Sia l’uno che l’altro possono interessare uno o entrambi gli occhi.

Altre volte la perdita dell’occhio è l’endpoint di un lungo viaggio clinico. I pazienti con amputazione oculare variano in età, hanno spesso diagnosi e indicazioni diverse per l’amputazione oculare e diversi trattamenti chirurgici ( Rasmussen et al. 2010 ). Dopo gli ultimi interventi chirurgici, tuttavia, condividono disabilità visiva e deturpazione del viso.

tipologie di intervento chirurgico:

  • L’eviscerazione, ovvero la rimozione del contenuto interno del bulbo oculare mantenendo il bulbo in orbita
  • L’enucleazione, che è la rimozione dell’intero bulbo oculare mantenendo in orbita le strutture adiacenti
  • L’exanteratio, che è definita come rimozione dell’intero contenuto, palpebra e copertura posteriore del tessuto epidermico con un innesto.

le Protesi Oculari, qualità della vita e riabilitazione protesica

I tentativi di recupero estetico dopo la perdita oculare sono avvenuti fin dai tempi antichi, una volta che ci sono riferimenti di diversi usi di materiali dalle civiltà egiziana, azteca, romana e inca. Attualmente, i materiali utilizzati per la fabbricazione delle protesi oculari sono il vetro criolite e, principalmente, il polimetilmetacrilato (resina acrilica).

Oltre a questi due materiali, il silicone viene utilizzato anche nelle protesi che ricoprono porzioni facciali, cioè protesi oculopalpebrali o epitesi facciali. Le protesi oculari devono essere realizzate singolarmente, preferibilmente utilizzando la tecnica dell’impronta della cavità, che si traduce in un corretto adattamento protesico e comfort per il paziente.

Molte fasi della lavorazione, oggi, sono assistite da software e strumenti che garantiscono risultati più precisi sia estetici che funzionali della protesi oculare.

L’assenza di contenuto oculare rende la muscolatura periorbitale ipofunzionale e protesi oculari costruite su misura e ben adattate aiutano a recuperare la funzionalità di questo distretto, soprattutto delle palpebre.

È quindi possibile affermare che la riabilitazione protesica ha un ruolo fondamentale nel recupero dell’identità personale dei pazienti e nel loro reinserimento nella società,

Tuttavia questo è possibile solo attraverso un approccio multidisciplinare di totale accoglienza delle problematiche connesse non solo alla perdita dell’occhio ma anche all’impianto dell’occhio artificiale.

Oggi, più che in passato, l’attenzione va rivolta non alla cura del singolo organo malato, ma alla persona nella sua globalità, tenendo conto dei bisogni emotivi e psicosociali dei nostri pazienti.

La perdita di un occhio ha indubbiamente ripercussioni anche sulla sfera psicologica di un individuo

Gli occhi sono la “struttura” più espressiva del viso e la loro perdita provoca una fragilità psicologica dei pazienti. Tra i vissuti più frequentemente sperimentati dai pazienti che si sottopongono all’intervento chirurgico troviamo; vergogna, senso di inadeguatezza nel lavoro e nella vita di relazione, imbarazzo, insicurezza e paura.

La rimozione dell’occhio provoca un effetto così devastante nel paziente che alcuni di loro sviluppano l’antrofobia, che è la paura di incontrare nuove persone o nuovi ambienti.

Pertanto, per ridurre l’impatto psicologico causato dalla perdita oculare, è fondamentale accorciare i tempi tra l’intervento chirurgico e la riabilitazione protesica.

Le protesi oculari hanno un’influenza positiva nelle relazioni personali e nel miglioramento psicologico del soggetto anoftalmico.

Più alta sarà la qualità estetica e funzionale della protesi, maggiore e più rapido sarà il recupero psicologico. Spesso sorprendente. Non è sufficiente riprodurre un occhio, è necessario ripristinare il più possibile l’insieme di tutti quei fattori che possano ridare l’espressività dello sguardo perduto. Questa è la vera sfida. Ecco perché la protesi oculare va realizzata in presenza costante del paziente e non è possibile delegare il lavoro.

Ottica Maniscalco è convenzionata con ASL e INAIL su tutto il territorio Nazionale. Le protesi oculari sono interamente a carico del S.S.N. ed i pazienti aventi diritto, non devono pagare nulla.

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Siamo a tua disposizione su appuntamento per una visita gratuita. Per fissare l’appuntamento scrivi direttamente alla nostra Segreteria, indicandoci per favore il tuo nominativo completo, telefono e indirizzo e-mail.

Riassumendo per la richiesta di Protesi Oculare:

  • Impegnativa del medico di famiglia con la seguente richiesta: “ESAME COMPLESSIVO DELL’OCCHIO” oppure “VISITA OCULISTICA”
  • Prescrizione della protesi da parte di un medico oculista operante presso una struttura pubblica (ASL o Ospedale). La prescrizione deve riportare i codici ISO del nomenclatore con relativa descrizione.
  • Consegna all’ufficio Protesi dell’ASL di appartenenza dei documenti (Prescrizione, preventivo e scheda progetto) per ottenere l’autorizzazione.
  • Consegna della protesi
  • Collaudo (eseguito dall’oculista che ha fatto la prescrizione o da un suo sostituto)

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